Maracaibo, mare forza nove, fuggire sì ma dove
Za’ Za’
L’albero spezzato una pinna nera
Nella notte scura come una bandiera
Morde il pescecane nella pelle bruna
Una zanna bianca come la lunaaaaaaaaa aaaaa aaaaa.

Non provavo un entusiasmo così da quando ho fatto una foto con Provedel fuori lo stadio dopo la partita Lazio-Milan.
Non bramavo la fine dello strazio dei minuti di recupero con così tanta impazienza che nemmeno quando sto dal parrucchiere aspettando di sciacquare via la tinta.

E come San Tommaso non ci ho creduto realmente finché non ho visto il tabellone e Urbano Cairo lanciarsi verso un nuovo disagio.
Abbiamo vinto la partita delle 12:30.
Ce l’abbiamo fatta raga’ , E’ FINITA.

Siamo solo alla sesta giornata in campionato e la Lazio già mi ha mezza stremata che nemmeno quelli all’ Isola dei Famosi.
E, il senso di liberazione provato al triplice fischio, è pari solo al suono della campanella l’ultimo giorno di scuola.
Bellissime giocate, bastardissimi colpi bassi di Adams (67′) Saúl Coco (90+2) che hanno provato a riaprire la partita e finalmente NOSLIN.
GUENDO non ha mai sotterrato l’ascia di guerra, soprattutto nei momenti in cui qualcuno vacillava impercettibilmente.

Sicuramente non è stata una passeggiata di salute – livello nervi, innanzitutto- per noi a casa, eh.

Fatto sta che la prima sconfitta in campionato per il Torino, ha rilanciato la Lazio che trova il primo successo lontano da Roma.

First of all: HABEMUS TERZINO
E non mi manca l’inopportunamente perculatoria presentazione di un terzino arrivato in estate e pescato chissà dove (citofonare RIZA DURMISI).
Non mi mancheranno le idee annacquate che ogni anno sembrava di assistere in loop alle stesse dinamiche così trite che ci’hanno portati a provare fastidi epidermici anche per quei pochi che ci stavano simpatici. Ormai in balia di un “mental disconnected”.

E menomale che NUNO c’è!
Lui che ha fatto saltare coronarie random ad ogni avversario e ad ogni detrattore, a coloro che si sono limitati da sempre a giudicare un libro dalla copertina.
Nuno che tiene botta e dà vita a picchi di WOWWW che ci siamo sognati per anni, là dentro.
Una sessione di calciomercato infinita, surreale e assolutamente prevedibile che, au contrarie, – inaspettatamente – ha portato a Formello il migliore acquisto che potessi desiderare.

Mi sono piaciuti tutti, indistintamente.
Sarei stata contenta per chiunque tra loro l’avesse spuntata, vi dirò, ma il migliore è stato colui che è riuscito a plasmare su di sé l’intera squadra; TAVARES..
Mattatore… E che Ve lo sto a dire a fa‘!

Poche (altre) considerazioni sparse:

PROVEDEL, ieri, oggi e domani, io così ❤️
DIA, “ma che lo avemo preso a fa’ da ‘na squadra retrocessa… ‘N altro bidone”..
Mai -come per il calciomercato- vale la regola che le prime impressioni sono le più sbagliate al mondo.
•Quel fottutissimo GUENDO. Io per sempre: 😍
TATY te queremos!

•Isaksen
Io in Total Mood ⬇️

In attesa di altri cinquecentomilamilioni di improperi che questa stagione ci farà sciorinare, per almeno 4 giorni non voglio più leggere commenti cringe.
Grazie.

E vi saluto così⭐

Baci baci, Xoxo 💋

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